6081946 escribió:
e' venuto quel contrassegno lì perchè non sono stato capace di fare altro. Mi chiamo Pasquale Caccavale e abito a Asti ho 63 anni. Spiega magari, tu che sai bene lo spagnolo che mi piacerebbe da matto dialogare con tutti, ma non so proprio la grammatica, quindi ho paura di fare strafalcioni. In più odio parlare inglese, anzi americano con degli europei. Preferisco capire meno ma leggere e tentare di parlare spagnolo.
Traduco por los españoles : "ha venido aquello distintivo porqué no hé sido capaz de hacer otro. Me llamo Pasquale Caccavale y habito en Asti, tengo 63 años. Explicas tu incluso, tu que bien sabes el español, que me gustaria mucho dialogar con todos, mas no conozco verdaderamente la gramatica, por consiguiente tengo miedo de hacer disparates. Ademàs odio hablar inglés, mehor dicho americano con europeos. Prefiero entender menos mas lèer y intentar hablar español. Va bene Pasquale, ho tradotto il tuo messaggio. (Bueno Pasquale, hé traducido tu mensaje).
Una cosa: di quale contrassegno parli? (Una cosa: de que distintivo hablas?)
Se può esserti d'aiuto, non ho mai frequentato corsi di spagnolo. Ho studiato francese, inglese, latino, greco (antico: ho fatto il classico) e tedesco. Come ho imparato lo spagnolo? Mia madre è del sud Italia: la prima volta che andai in Spagna (Barcellona, Bilbao e Santander), mi accorsi che la lingua conteneva molti suoni già ascoltati nei dialetti del Meridione italiano e mi fu relativamente facile cominciare ad esprimermi nell'iberico idioma. Quando parlo - e scrivo - spagnolo, mescolo le regole grammaticali apprese con l'italiano, il francese ed il latino. Inoltre leggo Maquetren e Trenmania, per lavoro ho possibilità di recarmi relativamente spesso a Barcellona, frequento questo forum e amo la Spagna. Un grandissimo vantaggio che ha lo spagnolo è che assomiglia molto all'italiano: assomiglia, non è uguale, ma non lingua impossibile, almeno per noi italiani.
E' tuttavia molto probabile che il mio spagnolo non sia proprio così fluente come sembra e che vi siano ancora molti errori, insomma, ci sia ancora molto da migliorare: l'importante è parlare e scrivere la lingua, anche con errori, leggere ed ascoltare gli spagnoli madrelingua e ripetere le loro espressioni.
Memento audere semper...

(ricorda di osare sempre)
Si puede ayudarte, nunca frecuenté cursos de español. Hé estudiado francés, inglés, latino, griego (antiguo: hize estudios clasicos) y alemàn. Como hé aprendido el español? Mi madre es de sur Italia: la primera vez que fué en España (Barcelona, Bilbao y Santander), me dì cuenta que el idioma contenìa muchos sonidos ya escuchados en los dialectos del Sur italiano y me fuì relativamente facil empiezar exprimirme en el iberico idioma. Cuando hablo - y escribo - español, mezclo las reglas gramaticales aprendidas con el italiano, el francès y el latino. Ademàs leo Maquetren y Trenmania, por trabajo tengo posibilidad de ir relativamente a menudo en Barcelona, frecuento este foro y amo España. Un grandisimo ventaja que tiene el español es que es muy parecido al italiano: parecido, no iguàl, però no idioma imposible, al menos por nosostros italianos. Sin embargo es muy probable que mi español no sea asì fluente come parece y que aùn haya muchas faltas, al fin y al cabo, aùn hay mucho que amejorar: lo que importa es hablar y escribir el idioma, con faltas también, lèer y escuchar españoles de lengua madre y repetir sus expresiones.
Memento audere semper...

(acuerdate de osar siempre)
ciao
